Lezioni di Geometria Franco Ghione |
![]() |
Il contesto delle matrici Riteniamo utile dare conto in questo paragrafo di alcune importanti
applicazioni delle matrici a problemi di varia natura rese oggi possibile dall'uso di calcolatori e dalla loro capacità di gestire enormi
quantità di dati. Si può affermare che i metodi dell'algebra lineare e in particolare il calcolo matriciale unito alle
potenzialità dei calcolatori è all'origine di gran parte dello sviluppo tecnologico della nostra epoca. Gli argomenti che proponiamo sono
appena accennati e saranno oggetto di studio in eventuali corsi più avanzati. ![]() La matrice può anche pensarsi, in questa semplicissima situazione, come uno schema per rappresentare in una immagine
sintetica tutti i dati del problema e scegliere la strategia migliore. In questo caso è il giocatore R giocherà il 5 nero
perché in quel modo, nel peggiore dei casi andrà pari, mentre il giocatore C giocherà il 5 nero per evitare perdite. ![]() Una rete di comunicazione tra n individui può anche rappresentarsi con una matrice quadrata a n x n: l'elemento
ai,j di questa matrice vale 1 se esiste un collegamento tra Ai ed Aj, zero nel caso contrario. Questa matrice ha
tutti zeri sulla diagonale principale e, quando tutti i
collegamenti sono reciproci la matrice che si ottiene è una matrice simmetrica. Nel caso della rete descritta dalla figura precedente,
otteniamo ![]() In questo caso le potenze della matrice della reta ammettono una interessante interpretazione. Se A è la matrice di una data rete,
allora A2 rappresenta le possibili connessioni in due passaggi, A3 in 3 passaggi e così via. L'elemento ah,k della
matrice A2 infatti è dato da e un tale fattore ah,i.ai,k è non nullo se e solo se sono non nulli i due termini del prodotto e quindi tale fattore vale 1 se e solo se esiste una connessione tra Ak e Ah attraverso Ai. La somma fornisce quindi il numero di conessioni tra Ak e Ah ottenute passando da un intermediario. Esempio 1 Consideriamo la rete rappresentata dal seguente grafo: ![]() la sua matrice è la matrice A data da: ![]() eseguento i quadrato di A otteniamo ![]() Notiamo che, guardando la matrice, esistono due collegamenti in due passi tra A1 e A4: il primo passa per
A2 e il secondo per A3. ![]() La matrice che rappresenta la rete è la matrice A ![]() Il numero 2 al posto 1,4 sta a indicare che esistono due collegamenti tra A1 e A4. ![]() Osserviamo che, con uno scalo, non tutte le città sono collegate (ad esempio da A2 non è raggiungibile
A1) mentre con uno o due scali tutte le città risultano collegate tra loro dal momento che la matrice A + A2 + A3
ha tutti i coefficienti non nulli.
Una popolazione di scarabei sarà rappresentata, in questo contesto, da un vettore numerico a tre componenti x1, x2,
x3 che scriviamo come vettore colonna. La prima componente rappresenta il numero di scarabei piccoli la seconda gli adolescenti e la terza
il numero di scarabei maturi. L'intera popolazione sarà formata da x1 + x2 + x3 individui. Supponiamo che
y1, y2, y3 siano gli scarabei che, sulla base delle percentuali di mortalità e riproduzione, si
ritrovano dopo un anno a partire dalla popolazione iniziale x1, x2, x3. Dopo un anno solo la metà dei piccoli
diventa adolescente perché gli altri muoiono prima dunque y2 = x1/2. Anologamente solo un terzo degli adolesceti
raggiungono dopo un anno la maturità e quindi y3 = x2/3. Quanto ai nuovi nati, solo gli scarabei maturi riescono a procrearsi
e, in media, ognuno di loro ne genera 6: dunque y1 = 6x3. Possiamo ora rappresentare quanto descritto in modo sintetico tramite
un prodotto tra una opportuna matrice A e il vettore colonna dato dalla popolazione inixiale: Precisamente abbiamo: ![]() La formula precedente può essere scritta interpretando correttamente i simboli come Se supponiamo che i tassi di crescita e mortalità della specie non cambino nel tempo, dopo due anni avremo una popolazione In generale dopo un numero n di anni la popolazione sarà formata, nelle varie fasce d'età, da An X individui.
La popolazione è dunque destinata ad estinguersi se ![]() In molti casi, come vedremo in seguito, è possibile calcolare il limite di matrici indicato sopra e definire la matrice
esponenziale. ![]() Più in generale le matrici sono un ottimo strumento per descrivere in modo accessibile a un calcolatore una trasformazione,
un processo dinamico. Generalmente un sistema, che viene "fotografato" in un dato istante, viene descritto da un stringa di numeri. Tali valori
caratterizzano lo stato del sistema nell'istante preso in esame. Se pensiamo ad esempio ad una determinata regione dell'atmosfera e siamo interessati
a descrivere l'evoluzione di questo sistema per fare delle previsioni metereologiche, allora potremmo descrivere la situazione che si determina in un
dato istante attraverso una serie di parametri che ne caratterizzano lo stato, ad esempio la temperatura, la densità dell'aria, la pressione,
l'umidità, la
velocità delle molecole ecc. ecc. Una tale stringa di valori viene pensata come un vettore numerico X a n componenti, se n è il numero di
parametri coi quali viene descritto il sistema. Per descrivere ora la sua dinamica basterà dire come si modifica il vettore X che
lo descrive. Supponiamo di aver discretizzato il tempo, di averlo cioè diviso in intervalli discreti (di minuto in minuto, di ora in ora, di giorno
in giorno ecc) e supponiamo che Y sia lo stato del sistema dopo un tale intervallo. Un modo semplice di descrivere il rapporto tra X e Y è
di suppore che dove A è una data matrice nxn. Un sistema la cui dinamica è descritta dalle equazioni precedenti
si dice lineare poichè le equazioni che esprimono le y in funzione delle x sono di primo grado. Esplicitando infatti, componente
per componente, la formula precedente otteniamo ![]() La dinamica del sistema, cioè quello che accade dopo due, tre o più istanti viene descritto, come nl caso degli scarabei,
dalle potenze della matrice A. In un certo senso, in prima aprossimazione e "in piccolo", ogni sistema può pensarsi linearizzabile nello stesso modo in cui ogni
funzione continua e derivabile può approssimarsi in piccolo con la sua retta tangente. Tuttavia esistono fenomeni che presentano moti turbolenti,
a volte caotici il cui studio non è riconducibile a dinamiche lineari.
e questo numero esprime la probabilità di passare dallo stato Si allo stato Sj in due passi. Infatti
la probabilità di passare dallo stato Si allo stato S1 e dallo stato S1 allo stato Sj è
il prodotto delle probabilità pi,1p1,j e la probabilità di passare da Si a Sj passando da S1, S2,
..., Sn è la somma di tali prodotti.
Possiamo descrivere il gioco con 4 stati:
![]() Questa matrice ci serva per sapere quale è la probabilità di vincere del giocatore A rispetto al giocatore B dopo un certo numero di lanci. Calcolando, ad esempio, la matrice P4 otteniamo ![]() da cui risulta che la probabilità di passare dallo stato a allo stato A in 4 lanci è 428/1296 = 0.33 mentre quella di passare dallo
stato a allo stato B è 243/1296 = 0.18. In altri termini il giocatore che inizia ha quasi il doppio delle probabilità del suo avversario di vincere
la posta in 4 lanci. Questo esempio mostra chiaramente come il gioco che abbiamo presentato e che apparentemete sembrava equo sia invece estremamente disonesto.
La conoscenza o meno di questa matematica, alla base delle moderne teorie economiche, diventa un'arma molto potente nelle mani di chi sia in grado di gestirla.
|